Frammenti di storia recente

Abbiamo accolto con grande interesse e piacere la proposta di Claudio Franci, da sempre socio attivo e partecipe della nostra Associazione, che ha pensato di raccogliere le testimonianze dirette di alcuni dei protagonisti del cambiamento sociale economico e urbanistico che ha caratterizzato lo sviluppo di Castel del Piano nel secondo dopoguerra e che ancora oggi, dopo un passaggio generazionale, rappresentano uno degli aspetti che maggiormente definiscono Castel del Piano.

Per raccontare questo cambiamento Claudio, insieme a Maurizio Pellegrini, ha intervistato alcuni degli imprenditori che hanno saputo cogliere le opportunità offerte in quel periodo, hanno saputo interpretare e sfruttare le novità, in alcuni casi uscendo dalle mura del centro storico, allargando gli spazi fisici ma anche organizzativi delle loro attività e che ancora oggi sono in piena attività; in molti casi si tratta di “interviste doppie”, in cui abbiamo la possibilità di ascoltare la voci anche delle nuove generazioni che proseguono nella strada aperta dai più anziani, facendo tesoro della loro esperienza che arricchiscono con l’innovazione necessaria in un mondo globale.

Il titolo “Frammenti di storia” chiarisce subito che non si tratta di una ricostruzione completa, esaustiva, perché mancano tanti altri soggetti e settori, che hanno contribuito al cambiamento ed hanno accompagnato Casteldel Piano nel suo sviluppo nel dopoguerra: le attività del settore della pelletteria, della sartoria, i fabbri, i maniscalchi, l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro, lo sviluppo dei servizi con la crescita dell’Ospedale e dellaRSA “Vegni”. Il nostro auspicio è che questo lavoro rappresenti l’inizio di una ricerca che sviluppi le storie e i temi che qui non abbiamo affrontato.

È importante ricordare che il testo che compone questa pubblicazione, è la trascrizione delle interviste ai protagonisti, raccolte in un video realizzato e montato da Gaia Magnani, che resterà come testimonianza viva di una parte

della storia recente di Castel del Piano, raccontata in prima persona da coloro che hanno contribuito alla vita ed allo sviluppo della comunità, l’hanno accompagnata nella costruzione del sistema economico, politico e sociale fino ai giorni nostri.

Nel testo abbiamo voluto inserire delle brevi citazioni relative ad alcuni dei “mestieri” qui presentati, tratte dall’Introduzione agli Statuti di Castel del Piano sul Monte Amiata (1571), di Ildebrando Imberciadori che ne curò l’edizione: a nostro parere era questo il modo migliore per evidenziare la continuità del legame tra lavoro, comunità e territorio.